Salutogenesi, ovvero la salute e come ottenerla
La salute è ciò che più interessa alla maggior parte di noi e la salutogenesi ci dice come ricercarla, ci spiega da dove nasce.
Questo approccio è stato concettualizzato dal sociologo della salute Aaron Antonovsky diversi anni fa, nell’ambito di un lavoro commissionatogli dal governo israeliano.
In sostanza, Antonovsky iniziò a interrogarsi sul perché alcune persone reagissero ad agenti stressanti con la malattia, mentre altre con il mantenimento di uno stato di salute.
Se leggi da un po’ il nostro sito, in queste parole avrai già ritrovato la base che muove diverse discipline che utilizzo nelle mie sessioni di coaching e che ci aiutano a comprendere meglio questo fenomeno.
La salutogenesi e la salute in generale
Come avrai capito, questo approccio è alla base anche della psicologia positiva, disciplina ideata dallo psicologo Martin Seligman e in cui mi sono specializzato.
In sostanza, Seligman si pose quasi la stessa domanda di Antonovsky: perché sinora la psicologia ha studiato solamente i modi per curare le malattie, e non si è interessata di come mantenere la salute mentale?
Come vedi, l’approccio dei due studiosi è lo stesso e rispecchia appieno la definizione di “salute” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 1948:
“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o d’infermità.”
L’obiettivo di chi aiuta gli altri in ambito salute, infatti, dovrebbe essere quello di promuovere questo atteggiamento, di aiutare le persone a mantenere uno stato di salute ottimale e a fronteggiare al meglio gli agenti esterni avversi. Questo è l’obiettivo fondamentale di chi, come me, lavora come Health Coach, o coach della salute.
In sostanza, va compreso che la vita non è semplice, non lo è per tutti, e non lo è mai stato.
Nella preistoria i nostri antenati dovevano lottare per non morire di fame, non essere uccisi da animali affamati, per non perdere la prole… Ai tempi delle polis greche, dell’Impero Romano e del Medioevo, per non essere uccisi dai nemici, o da liti di strada, per non infettarsi a causa della scarsa igiene… Nel mondo moderno, dobbiamo lottare contro stress, inquinamento, cambiamenti climatici…
Allora che fare? Detta così, sembra impossibile vivere. E, invece, siamo arrivati sin qui, come specie. E questo perché sappiamo adattarci e lottare. È insito in noi, nella nostra natura. Dobbiamo solo ricordare come si fa, e fronteggiare le avversità al meglio.
La salutogenesi e la salute mentale
Ma la psicologia positiva non è l’unica disciplina che rispecchia questo approccio…
C’è anche la REBT, o Terapia Razionale Emotiva Comportamentale, la disciplina ideata da Albert Ellis e che io ho avuto la fortuna di approfondire, per poterla utilizzare a scopo non terapeutico.
Già, perché nonostante si chiami “terapia”, l’approccio ideato da Ellis può essere usato da tutti noi, anche al di fuori della sfera terapeutica. Anzi, deve essere usato, se vogliamo mantenere uno stato di salute ottimale.
E qui ritroviamo un altro elemento fondante della salutogenesi: uscire dall’approccio tradizionale di terapia, per ricercare l’origine della salute e imparare a crearla e mantenerla.
Anche Ellis, come Antonovsky, si chiese perché due persone hanno effetti totalmente diversi di fronte allo stesso evento.
Immaginiamo due gemelli che hanno subito la perdita dei loro genitori in un incidente d’auto. Perché uno di loro si dà alla droga, mentre l’altro fonda una onlus per la tutela delle vittime della strada e delle loro famiglie?
È un esempio, ma nel mondo ce ne sono tanti, di questo tipo, anche più esplicativi. Eppure, i due gemelli sono geneticamente (quasi) identici. Quindi?
Ellis ci dice che non è l’evento in sé a procurare la nostra reazione, ma il modo in cui noi interpretiamo tale evento e in cui vi reagiamo. Un elemento che si inserisce nella lista di quelle che Antonovsky chiamò Risorge Generali di Resistenza.
Le Risorge Generali di Resistenza e la salute
Le Risorse Generali di Resistenza, come dice il nome stesso, sono le nostre “armi” contro le avversità della vita. Siano esse di natura psichica, fisica, o psicofisica.
Da qui nasce l’idea di Antonovsky di “senso di coerenza”, ovvero il modo in cui ciascuno di noi si orienta nel mondo, per “combattere”, sotto 3 diversi punti di vista che si integrano tra loro:
- Quello cognitivo (ovvero, la comprensione della realtà)
- Quello motivazionale (qui parliamo degli orizzonti di vita)
- Quello comportamentale (il modo di reagire in pratica alle difficoltà)
Questi 3 punti ci richiamano alla mente altri due approcci psicologici da me utilizzati nel coaching, e che reputo molto performanti:
- La terapia metacognitiva
- la meditazione mindfulness
- I livelli logici di Robert Dilts
Come vedi, tutto si integra, non solo nel mio modo di lavorare, ma soprattutto nei percorsi che queste grandi menti hanno affrontato nella loro vita lavorativa, attraverso anni di studio e pratica sul campo.
La salutogenesi e la forza interiore che dà la salute
Se ad alcuni agenti non possiamo far fronte solo con la nostra forza interiore (come virus e batteri, per esempio), è anche vero che a moltissime altre avversità della vita possiamo reagire con determinazione e particolari tecniche mentali, così da mantenere la salute.
Diversi studi hanno anche dimostrato come un atteggiamento positivo influisca in modo determinante nella guarigione di malattie che nulla sembrano avere a che fare con la mente, come le infezioni, le convalescenze da infortuni, o addirittura i tumori.
Da sole non bastano, sia chiaro, non credere a ciò che dicono i “santoni”. Ma la scienza ci dice che un atteggiamento mentale positivo e determinato aiuta molto le terapie.
Quindi, figuriamoci che “miracoli” possa fare in quelle condizioni in cui il disagio è dovuto proprio a un atteggiamento mentale disfunzionale e non a vere e proprie malattie.
Quindi, parliamo di tanti argomenti che puoi ritrovare in questo blog e nelle mie sessioni ci coaching, come:
- Resilienza
- Ottimismo appreso
- Flourishing
- Autoefficacia
- Fiducia in sé
- E altro ancora…
Non si parla solo di prevenzione della malattia, ma di promozione della salute.
Ed è questo l’obiettivo principali del progetto “Sereni & Felici”: riuscire a promuovere un atteggiamento mentale in grado di migliorare la nostra vita, le nostre performance e, soprattutto, la nostra salute.
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