Come prendere la decisione giusta
Vediamo come prendere la decisione giusta, anche davanti a scelte difficili. Per farlo, devo parlarti di un campo di studi che trovo molto interessante: l’interazionismo simbolico.
Come prendere la decisione giusta: le basi
La sociologia e la psicologia sociale sono campi di studio che mi affascinano molto. In particolare, c’è un ramo di queste discipline che da tempo attira la mia attenzione: l’interazionismo simbolico.
Si tratta di studi particolari che indagano il modo in cui le nostre interazioni con le altre persone e con gli oggetti che abbiamo intorno generano valore, per noi. Mi spiego meglio.
Prendere una laurea o una certificazione specialistica non vuol dire solo rafforzare il nostro curriculum o avere conoscenze tecniche in più. Vuol dire anche apportare modifiche alla nostra identità e “mettere in tasca” specifici valori come lo spessore culturale e professionale agli occhi degli altri.
Comprare un SUV e comprare una city car non vuol dire solo fare investimenti diversi e guidare auto di cilindrata differente. Un SUV è messaggero di alcuni valori come uno stato sociale agiato, mentre la city car porta con sé valori come l’agilità di movimento, uno spirito giovane e così via.
Ogni cosa che facciamo ha un valore simbolico. Ogni scelta.
Come prendere la decisione giusta: i trucchi del mestiere
Tempo fa venne da me una ragazza con una scelta che riteneva irrisolvibile: mantenere l’attuale posto di web designer oppure aprire uno studio fotografico. Entrambe le scelte le piacevano e non sapeva cosa fare.
Aveva già messo in atto una serie di strategie come dividere il foglio a metà e valutare pro e contro, aveva chiesto aiuto a persone fidate (amici e parenti), aveva anche fatto i calcoli delle sue spese future e come gestire la sua vita nel caso gli eventi fossero andati male. Ma non ne usciva.
Il motivo era semplice: stava ragionando in modo razionale, come se dovesse risolvere un problema matematico. Come abbiamo appena visto, però, le nostre scelte non si basano solo sulla logica tradizionale, ma su una serie di valori e sulla nostra identità che spesso agiscono a livello emotivo, simbolico.
Così, le posi domande diverse dal solito, del tipo:
- Tu chi sei? Come ti descriveresti in una scheda di profilo?
- Il lavoro che fai chi ti fa pensare di essere?
- Il lavoro che vorresti chi ti farebbe pensare di essere?
Andando avanti così, in poche domande lei capì cosa volesse davvero.
Il lavoro di web designer la faceva sentire “un pesce fuor d’acqua”, disse. Aveva più di trent’anni e quella “è roba da giovani”.
Iniziò così a esplorare sé stessa, i suoi valori e la sua identità. Poi le chiesi anche di analizzare gli aspetti più pratici, chiaramente, come le condizioni economiche.
Non sussistendo problemi di questo tipo, scelse di aprire lo studio fotografico perché lei è “una che guarda il mondo da angolazioni differenti”.
Come prendere la decisione giusta: le scelte difficili
Come hai visto da questo esempio, tutte le scelte sono difficili, se non le affrontiamo in modo corretto. Mettere le opzioni sui piatti di una bilancia funziona solo nei casi in cui la risposta è già davanti a noi. Tutte le altre scelte sono difficili: dal ristorante in cui portare la persona amata, fino al proprio futuro lavorativo.
In questi casi, dunque, bisogna risalire nella scala dei livelli di logici di Robert Dilts. Bisogna arrivare a ragionare sulla propria identità, sui valori che si celano dietro le scelte che stiamo per compiere. Proprio come ci insegna l’interazionismo simbolico.
Chi diventeremo? Chi vogliamo essere? Che valori immateriali stiamo per acquistare? Sono tutte domande che dovremmo porci nel momento in cui stiamo per affrontare una scelta. Bisogna bypassare la razionalità per accedere al lato emotivo e simbolico della nostra mente.
Solo in seguito si potranno valutare i pro e i contro della scelta in modo razionale, evitando di farsi coinvolgere dalle emozioni. In questa seconda fase, a differenza della precedente, bisogna essere estremamente razionali, per evitare di prendere decisioni affrettate e fare danni.
Come prendere la decisione giusta: ascolta il tuo corpo
Dopo tanti anni, finalmente, è stata ufficialmente sdoganata la relazione tra sensazioni del corpo e intuito. Un recente studio dell’Università di Cambridge e del Sussex pubblicato su
Scientific Reports ci mostra la profonda relazione tra sensazioni enterocettive e decisioni.
Lo studio ha preso in esame alcuni trader professionisti e ha verificato come le persone che avevano maggiore attenzione alle proprie sensazioni corporee prendessero decisioni più accurate. Hai la pancia gonfia? Il viso è teso? Ti senti in agitazione? Le gambe tremano? Presta attenzione al tuo corpo e ti dirà cosa sta accadendo nella tua mente a livello subliminale.
Forse qualcosa non ti convince, o ti preoccupa. Ma non lo sai. riflettici su.
Inoltre, la Società americana Psychtests ha evidenziato come questo atteggiamento aumenti anche resilienza, fiducia in sé, creatività, libertà mentale e altre doti indispensabili.
In questo, la scienza ci dice che le donne sono le migliori in assoluto. Si tratta di adattamenti culturali ed evoluzionistici: le donne sono in grado di accedere alle risorse del loro intuito (anche inconsapevolmente) in modo eccellente.
Il “segreto” per accedere all’intuito è alla portata di tutti (uomini e donne) e sta nell’imparare ad ascoltare il proprio corpo senza fatica, intenzionalmente e senza pregiudizi. Come se dialogassimo con esso. Questo è ciò che insegno a fare anche con le mie sessioni di sport coaching, mental training e wellness coaching, grazie anche a tecniche di meditazione mindfulness.
Come prendere la decisione giusta: conclusioni
Per concludere, un insegnamento importante che ci possono dare l’interazionismo simbolico e l’esempio della mia coachee che ti ho fatto prima è che la logica è nettamente sopravvalutata.
A partire dall’illuminismo abbiamo iniziato a osannare la logica, poiché ci distingue dagli altri animali e ci rende “superiori” da un punto di vista evoluzionistico. E questo ci ha fatto perdere sempre più contatto con la nostra vera natura, con l’istinto, con l’intuito.
E questo è un errore. Pensa all’intuito…
Prima ti dicevo che anche portare la persona che si vuole conquistare in un ristorante anziché in un altro può essere una scelta difficile. Se pensi solo al menu, all’ambiente o ai costi ragionerai in modo prettamente razionale.
Lascia, invece, che nella tua mente si disegni l’immagine del ristorante scelto. Che emozioni senti nascere in te? Cosa ti stimola e suscita? Cosa ti dice il tuo corpo? Probabilmente saranno anche le stesse sensazioni che proverà la persona da conquistare. Ecco, affidati alla sensazione di pancia, all’istinto, all’intuito.
La logica razionale è un supporto che arriva dopo, in questi casi. Proprio come nelle sessioni di coaching di cui ti parlavo prima. Poi valuterai se potrai permetterti i prezzi di quel ristorante, se la distanza non è proibitiva e così via. Solo dopo.
È un esempio banale, le scelte davvero difficili, nella vita, sono altre, ma serve per farti comprendere che dietro ciò che vediamo e dietro i nostri ragionamenti c’è molto di più. Ci sono simboli che trasmettono valori, identità ed emozioni.
Impara a ragionare sia con l’intelligenza logica che con quella emotiva e con l’intuito… farai bingo.
Per fare pratica, il coaching è certamente lo strumento migliore, perché può aiutarti a esplorare questi aspetti in modo approfondito e pragmatico.
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