Come come avere più tempo libero e iniziare un nuovo stile di vita
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Come avere più tempo libero e iniziare un nuovo stile di vita

Come avere più tempo libero e iniziare un nuovo stile di vita è il problema principale di molte persone che vogliono reinventarsi, dar vita a un nuovo corso, o stilare un programma per rimettersi in forma. Vediamo, allora, come fare per aumentare una risorsa di per sé limitata.

 

Iniziare un nuovo stile di vita e come avere più tempo libero: la griglia del tempo

Qualcuno, tempo fa, disse che, per avere 365 ore in più all’anno basta svegliarsi un’ora prima ogni mattina. Io non sono affatto d’accordo con questa affermazione.

Il sonno, così come l’ozio, sono fondamentali per il nostro equilibrio psicofisico. È durante il sonno che la mente rielabora le informazioni, fissa i ricordi, metabolizza le emozioni e così via. Durante il sonno, inoltre, avvengono importanti funzioni a livello cellulare.

No, non si può dormire un’ora in meno. Specie se già, come spesso accade, purtroppo, ti ritrovi a dormire meno di quanto dovresti (cioè dalle 7 alle 8 ore al giorno, per un adulto).

E allora, come fare? Io credo che la cosa migliore sia ragionare con logica matematica.

Mi spiego meglio.

Immagina la tua giornata come una matrice bidimensionale di 6 righe per 4 colonne, come questa qui sotto. Questa griglia conterrà, dunque, 24 celle. Ciascuna cella rappresenterà un’ora della tua giornata.

 

Iniziamo per gradi.

Comincia con annerire 7, o meglio 8, celle: quelle indispensabili per un buon riposo. Fatto? Ok, andiamo avanti e vediamo di ragionare sulle restanti 16 celle ancora libere. Riempi ciascuna cella con un colore diverso che identifichi una specifica attività della giornata.

A questo punto dirai che è presto fatto. Ne colori 8 per il lavoro, 3 per la casa, 2 per la spesa, 1 per la doccia e almeno 2 da dedicare alla famiglia. Finito!

E invece no.

 

La suddivisione del tempo per iniziare un nuovo stile di vita

Il segreto, come dicevo, sta nel ragionare in modo matematico. Ciascuna di quelle celle, infatti, può essere suddivisa in mezzi, in quarti, o più.

Prendiamo le 8 ore di lavoro. Se non avessi a disposizione neppure un minuto di riposo dovresti chiamare subito i sindacati, o il tuo avvocato, perché sarebbe sfruttamento. Oppure dovresti inventarti una qualche scusa per trovarlo, questo minuto di riposo.

In condizioni di lavoro normale, tutti noi abbiamo delle piccole pause, anche nei momenti di maggiore produttività. Giusto? Cosa fare, allora? Sfruttare quel tempo!

Il trucco è quello di alternare impegno e relax.

Nel caso del lavoro, mettiamo che tu non abbia tempo per fare attività fisica a casa, potresti allungare di qualche minuto le varie “pause toilette” e suddividere in tante piccole tranche le tue sedute di yoga casalingo.

Vai in bagno a fare le tue cose? Ok, prenditi 2 minuti in più e fai 4 esercizi da 30 secondi l’uno che possano essere svolti in piedi. Ci andrai di nuovo dopo? Vai con altri 4 esercizi da 30 secondi l’uno. Il “Metodo Lafay” può aiutarti a trovare i giusti esercizi per te.

In questo modo stai suddividendo la cella di un’ora di lavoro della griglia in tanti piccoli pezzettini.

Dopo il lavoro vai a fare spesa? Perché non trasformare questo momento di impegno in un momento che preveda anche il relax? Vai a fare spesa in un momento in cui puoi portare con te le persone che ami (il partner, i figli…) e approfittate di questa uscita per fermarvi a prendere un tè al bar, o per fare una passeggiata.

In questo modo stai liberando spazio. Le celle che prima dedicavi solo alla spesa e quelle che dedicavi solo alla famiglia si stanno unendo. Hai più tempo libero, ora.

E così via.

Sono solo degli esempi tratti da espedienti che io ho pensato per me, o che alcuni miei clienti hanno trovato per la loro vita, grazie alle sessioni di coaching. Ciascuno di noi troverà il suo modo per suddividere le celle della propria griglia.

 

Elimina gli impegni superflui e inizia un nuovo stile di vita!

Ho aperto questo articolo con un aforisma sulle 365 ore, bene, ora ne vorrei tirare fuori uno del grande Bruce Lee, che trovo molto più azzeccato: ogni giorno qualcosa in meno, non qualcosa in più, sbarazzati di ciò che non è essenziale.

Mi sembra perfetto, per questo articolo.

Pensaci un attimo, quante volte dici di sì, durante il giorno? Al capo, al partner, ai figli, anche al cane o al gatto. E se qualche volta dicessi di no?

Attenzione, non sto dicendo che devi venir meno ai tuoi impegni, o che devi mancare di rispetto o, peggio, trascurare le persone che ami. Sto dicendo che, in molti casi (e qui di nuovo la mia esperienza nel coaching me lo insegna) si può dire di no senza far del male a qualcuno.

Sono molti i casi in cui si dice di sì per inerzia, abitudine o altruismo.

Eppure, al capo che ti chiede di andargli a prendere un foglio alla stampante mentre stai facendo altro, al partner che ti chiede di aiutarlo a fare un qualcosa che potrebbe benissimo fare da sé e così via, puoi dire di no. Sono sempre degli esempi banali, ma ciascuno di noi sa quali siano questi momenti, nella propria vita.

Ogni volta che dirai di no in simili occasioni guadagnerai del tempo preziosissimo.

Ma non solo questo. C’è anche altro che puoi fare.

Quanti sono i momenti della tua giornata in cui fai qualcosa che non ti porta da alcuna parte? Me ne vengono in mente un paio ai quali i miei clienti spesso prestano particolare attenzione: perdersi nel traffico e strisciare incessantemente il dito sullo smartphone per vedere gli aggiornamenti dei social network.

Lo fai anche tu? Pensa a quanto tempo perdi, in questi momenti.

Partiamo dal primo: spesso il traffico si può evitare.

Alle volte non si va al lavoro con i mezzi perché non si amano le coincidenze di orari, perché si sta stretti, c’è troppa gente, oppure piove e non hai voglia di farti un tratto di strada a piedi con l’ombrello. Ma immagina quanto tempo risparmieresti e quante cose potresti fare, nel frattempo, se prendessi la metro, un pullman o il tram, anziché guidare?

Puoi legge un libro, puoi scrivere appunti, puoi perderti nel paesaggio e riflettere sul da farsi, o semplicemente rilassarti prima di iniziare una giornata di lavoro. Non è il viaggio in sé che stressa, ma come noi lo affrontiamo. È quello che fa la differenza.

Vogliamo poi parlare dello smartphone?

Quanto tempo richiede lo star sempre con la faccia china sull’inutile susseguirsi di aggiornamenti social dei nostri conoscenti? E hai idea di quanto stressi? E di quante cose migliori potresti fare? Parlo dei social perché vanno per la maggiore, ma potrei anche parlare di Candy Crash o altri giochi simili.

Giocare è importante, ma non in queste condizioni, non in modo compulsivo e non se il gioco può prendere vita in altri momenti. Potresti giocare con il tuo partner andando in una Escape Room, ad esempio, o giocare a tennis, squash o qualsiasi altro gioco che ti permetta sia di avere ritorni positivi in termini psicofisici, sia di vivere le gioie con chi ami.

O potresti giocare con i figli, o i tuoi amici pelosi a 4 zampe. Si tratta ancora di esempi, semplici esempi tratti dalla mia esperienza come coach, ma… riflettici su.

E ricorda che, come diceva Pareto: l’80% dei profitti, in ogni àmbito della vita, è dato dal 20% delle attività. Individua questo 20% di attività e concentrati su di esse.

Poi crea la tua griglia.

Hai molto più tempo di quanto tu creda. 😉

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