Come aumentare la fiducia in sé stessi? Pianificando obiettivi
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Come aumentare la fiducia in sé stessi? Pianificando obiettivi

Come aumentare la fiducia in sé stessi? Da quello che ci dice la scienza, il modo migliore è raggiungere costantemente degli obiettivi. Ma, per essere raggiungibili, gli obiettivi devono essere studiati e pianificati per bene. Vediamo come fare.

Come aumentare la fiducia in sé stessi: primo passo

Molte volte ci poniamo obiettivi che poi non riusciamo nemmeno a sfiorare. Perché accade?

Perché l’obiettivo è strutturato male. Occorre individuarne uno ben identificabile. Ogni sessione di coaching parte così: con la definizione di un obiettivo chiaro e preciso.

Dire “vorrei trovare un lavoro, vorrei vincere la prossima gara, vorrei trovare il partner ideale, vorrei individuare un punto fermo, nella mia vita” non vuol dire porsi degli obiettivi, ma sognare. E va benissimo, ma per trasformare dei sogni in fatti, occorrono obiettivi precisi.

Ma cosa c’entra, questo, col come aumentare la fiducia in se stessi?

La scienza ci dice che più obiettivi riusciamo a raggiungere e più aumenta la stima che abbiamo di noi, la fiducia in noi stessi, come ci spiega questo report di Bodenheimer e Handley, che nel 2009 ha analizzato ben 8 diversi studi scientifici di settore.

La strategia di pianificare obiettivi specifici, come ci dice il report, è valido in ogni àmbito della vita, dal lavoro al benessere. Quindi, possiamo dire che il metodo che struttura i percorsi di coaching è scientificamente valido.

 

Passo #1: aumentare la fiducia in sé stessi in modo realistico

Prima di tutto, l’obiettivo deve essere realistico ed emotivamente impattante.

Se l’obiettivo non è realistico, del tipo “voglio diventare campione del mondo entro domani”, non si può fare. Allo stesso modo, se non ti dà una spinta interiore, una forte motivazione, lo raggiungerai con difficoltà, o per nulla.

Questo è un problema che nasce, ad esempio, quando un direttore delle Risorse Umane dice a un coach “seguimi quel dipendente”, ma il dipendente non vuole. O quando lo stesso accade in una società sportiva, tra dirigenti e atleti.

Essere realistici vuol dire anche definire degli obiettivi in positivo. Dire “non voglio più avere ansia in gara” pone l’attenzione su ciò che non vuoi più avere e sul problema. Dire “voglio rimanere rilassato, in gara” è espresso in positivo ed è un buon punto di partenza.

 

Passo #2: aumentare la fiducia in sé stessi riprendendo il controllo

Un errore che si compie, quando si pensa a un obiettivo, solitamente, è quello di concentrarsi su qualcosa che è fuori dal nostro controllo.

Quindi, primo punto fondamentale per studiare obiettivi realizzabili e aumentare la fiducia in se stessi è: riportare l’attenzione su ciò che è sotto il nostro controllo.

L’obiettivo che ti stai ponendo è controllabile? Pensiamo allo sport, “voglio vincere la prossima gara” non è un obiettivo del tutto controllabile, perché ci sono elementi che esulano dal tuo diretto controllo. Se l’avversario fosse particolarmente in forma? Se il meteo non ti aiutasse?

Ok, quindi cosa puoi controllare, per poter fare di tutto al fine di vincere la prossima gara?

Questo è ciò che ti devi chiedere, se vuoi davvero trovare un àmbito su cui lavorare.

 

Passo #3: aumentare la fiducia in sé stessi con obiettivi misurabili

Terzo punto: l’obiettivo deve essere misurabile e deve avere un’evidenza esterna.

Se il tuo obiettivo è già misurabile, ben venga. Del tipo: ora faccio 20 piegamenti sulle braccia, voglio arrivare a farne 30. Se non è misurabile, inventa una scala e posizionati su un livello. Voglio controllare il respiro in gara, ora mi trovo al livello 5 e voglio arrivare all’8.

In quest’ultimo caso ti servirà anche un’evidenza esterna. Cosa ti farà capire che sei arrivato al livello 8? Magari il fatto che non avverti più dolore ai trapezi dopo i primi minuti di gara, mentre prima trattenere il respiro ti portava a contrarre quei muscoli. Non so, invento.

Sul lavoro, potresti voler arrivare a rispondere ad almeno 20 email al giorno, oppure potresti voler trovare una strategia per far fronte alle critiche. Anche in questo caso vale la regola di prima.

 

Passo #4: aumentare la fiducia in sé stessi a piccole dosi

Infine, un elemento fondamentale di ogni buon obiettivo è il tempo.

Il tempo è importante sia in quello che chiamiamo “obiettivo di percorso”, nel coaching, quindi l’obiettivo finale a cui questo percorso dovrà portarti, sia in ogni singolo “obiettivo di sessione”, ovvero quegli obiettivi che dovranno essere raggiunti nel corso dell’ora di sessione.

Questi ultimi, quindi, sono piccoli obiettivi, piccoli passi avanti nel percorso che vuoi compiere. E sono proprio questi ad avere più a che fare col come aumentare la fiducia in sé stessi.

Le ricerche dicono che stabilire piccoli obiettivi in grado di farti avanzare verso quello finale, quindi raggiungibili nel breve tempo, permette di aumentare la fiducia nei propri mezzi, nelle proprie capacità e dà la forza per procedere spediti.

Per l’”obiettivo di percorso”, invece, è necessario chiederti: quando voglio raggiungere questo obiettivo? Se riesci a identificare anche il giorno preciso è perfetto.

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